mercoledì 7 maggio 2008

The essential breath


Riflettevo dopo aver ricevuto questa storia via mail:

Marito e moglie stanno guardando la tv quando lei dice:
“Sono stanca, è tardi, penso che andrò a letto”.Va in cucina a preparare i panini per l'indomani. Sistema le tazza per la colazione, estrae la carne dal freezer per la cena del giorno dopo, controlla la scatola dei cereali, riempie la zuccheriera, mette cucchiai e piattini sulla tavola per la mattina successiva. Poi mette i vestiti bagnati nell'asciugatore, i panni nella lavatrice, stira una maglia e sistema un bottone, prende i giochi lasciati sul tavolo, mette in carica il telefono, ripone l'elenco telefonico e da l'acqua alle piantine.
Sbadiglia, si stira e mentre va verso la camera da letto, si ferma allo scrittoio per una nota alla maestra, conta i soldi per la gita, tira fuori un libro da sotto la sedia e aggiunge tre cose alle lista delle cose urgenti da fare. Firma un biglietto d'auguri per un'amica ci scrive l'indirizzo e scrive una nota per il salumiere e mette tutto vicino alla propria roba. Va in bagno, lava la faccia, i denti, mette la crema antirughe, lava le mani, controlla le unghie e mette a posto l'asciugamano.”Pensavo stessi andando a letto”.... commenta il marito!!!”Infatti ci sto andando”, dice lei. Mette un po'd'acqua nella ciotola del cane mette fuori il gatto, chiude a chiave le porte e accende la luce fuori. Da' un'occhiata ai bimbi, raccoglie una maglia, butta i calzini nella cesta e parla con uno di loro che sta ancora facendo i compiti. Finalmente nella sua stanza. Tira fuori i vestiti e scarpe per l'indomani, mette la vestaglia, programma la sveglia e finalmente è seduta sul letto.In quel momento, il marito spegne la tv e annuncia:”Vado a letto”.Va in bagno, fa la pipì, si gratta il sedere mentre dà un'occhiata allo specchio e pensa: “Che palle, domani devo fare la barba”.... e senza altri pensieri va a dormire.

È sorprendente come questa ironica barzellettina (o, almeno, questo voleva essere) rappresenti la realtà. Quanto siamo patetici noi uomini, mentre ci lamentiamo di cose futili.
Mi è capitato più di una volta di soffermarmi a pensare intensamente a cosa riuscite a fare voi donne: accudire eventuali figli e preoccuparvi di non fargli mancare assolutamente nulla, ma soprattutto la vostra presenza ed il vostro amore; occuparvi della casa, dell’igiene, l’ordine, la manutenzione; avere sempre sotto controllo il budget finanziario e sapere a memoria tutte le movimentazioni effettuate nell’ultimo mese; trovare il tempo per coccolare e soddisfare il vostro compagno/marito (spesso ignaro del gran dono che ha di fianco); sopportare i vostri problemi in silenzio; nascondere i dolori fisici o morali; apparire sempre belle e rilassate come se foste appena tornate da una lunghissima vacanza; rispondere, con tono allegro, “sì, va tutto bene e tu come stai?”; perdonare i torti, alcuni anche molto pesanti; “passar sopra” ad uno sgarbo perché “ci sono cose più importanti”; piangere per ore e giorni per un sentimento perduto o non ricambiato; rimanere sveglie la notte a pensare alla soluzione di un problema, o al vostro grande amore, ad una vita diversa, a qualsiasi cosa… e svegliarvi prima di tutti la mattina per preparare la colazione; ricordare senza indugio le preferenze ed i gusti di ogni membro della famiglia, nonché di eventuali parenti o amici che, almeno una volta al mese, invitate a cena; cucinare per un reggimento, sedervi a tavola per ultime (e di solito nessuno vi serve il cibo nel piatto) ed alzarvi per prime “per il dessert” o “per sparecchiare”; adagiarvi in veranda a tarda ora, perché prima avevate la cucina da sistemare o qualche altro piccolo lavoretto da ultimare, e respirare l’aria della notte come fosse la prima boccata d’ossigeno, magari accendendo una sigaretta e (se siete single) desiderare ardentemente avere un uomo vicino in quel momento; scoprire amaramente che, alcune volte, è meglio essere sole che vivere con chi non vi rispetta; ricordarvi sempre degli animali che avete deciso di ospitare per sentirvi meno abbandonate o per far felice un eventuale figlio, dunque cibarli, pulire il loro angolino ed accarezzarli; prima di andare a letto, passare in ogni camera per controllare se tutte le luci sono spente, preparare il caffè nella caffettiera, le stoviglie per la colazione e sincerarvi che nel frigorifero ci sia ancora latte; alzarvi al mattino e scaldare il pane nel forno, mettere il caffè sul fuoco e sognare mentre l’aroma vi entra nelle vene, mettervi a tavola e sparecchiare subito dopo, lavando tutto, rimettendo la cucina in ordine e pronta per il prossimo pranzo; uscire di casa portando con voi la spazzatura, la lista della spesa e la valigetta dell’ufficio; passare una giornata di lavoro (a volte massacrante) cercando di non avere nessuna discussione con i colleghi a volte troppo invadenti o le colleghe invidiose (e non si sa mai di cosa); sorridere a tutti, indistintamente, perché sapete quanto può valere, ma rimanere deluse perché troppo spesso non viene ricambiato; passare un attimo al supermercato per comprare qualcosa che manca; tornare a casa la sera sfinite, con l’entusiasmo che vi serve per mettere a tavola una cena da Re, accendervi la TV mentre cucinate o badare a qualche figlio o marito sparso per i locali; passare il week-end tra lavatrice ed asse da stiro, con pile di panni che ricordano Giza, senza mai un lamento, cercando di trovare un attimo anche per rammendare qualcosa che solitamente non vi appartiene; sostenere ore ed ore di conversazioni con amici o amiche, sorelle, mariti o figli… che hanno il morale a terra, ai quali le giornate non vanno bene, sentono tutto negativo ed il mondo crolla loro addosso e cercano di evitarlo rovesciando su di voi la loro disperazione; dal nulla creare una vita e portarne il giogioso peso per nove mesi, con felicità e determinazione; prendere la mano del vostro compagno e, guardando intensamente la sua faccia da punto interrogativo, dirgli “Ti amo” con tutto il sentimento che avete in corpo; cercare conforto tra le sue braccia mentre, distratto, guarda le ultime notizie sportive o cerca di ritrovare qualcosa che ha perso, non accorgendosi che si tratta di voi; …
Potrei continuare all’infinito, ma ogni parola mi porterebbe soltanto alla convinzione che il valore di una donna nessun uomo lo potrà mai raggiungere. Magari ci proverà (anche se dubito), senza risultato alcuno. Voi siete tutto ciò di cui il mondo ha bisogno, il senso della vita stessa e l’essenza di un uomo.
Potrei vagabondare su e giù in ogni angolo del Pianeta, ascoltare tutte le musiche sublimi che lo popolano, osservare nuove culture e genti, gustare i cibi più vari e strambi, ma… è solo guardando una donna negli occhi, che un uomo come me si accorge di avere l’Universo accanto.

Grazie.

"Qualsiasi cosa dica una donna, cela un motivo nascosto che dovrai scoprire. Quando lo farai, capirai che aveva ragione."

2 commenti:

rompina ha detto...

come direbbero a Roma...te farebbi conoscere io certe donne... ;oD

ma prego, caro, prego...siamo perfette, lo sappiamo... :oD

Angel Of Silence ha detto...

Certe donne cambiano, diventano ciò che non sono. Il mondo evolve (o involve) tutti. Anche per voi c'è sempre un motivo e l'uomo tende a facilitarsi la strada abbandonandovi, anzichè scoprirlo. Non siamo degni di voi, ma alcuni lottano per diventarlo.

Sai qual'è la vostra perfezione (che io adoro)? L'imperfezione.