domenica 7 dicembre 2008

Crazy Man




Ecco che la pioggia accarezza nuovamente l’ardore scosceso dei miei giorni. Ed io torno a scrivere, come un fanciullo al balocco. Percepisco il sapore del nulla attraversarmi le vene bruciate dal calore di un sangue che annaspa ogni attimo. Per indugiare in me. Aggrapparsi alla vita. Mi ritrovo in questo blog che ha sorretto ogni mio smottamento con la maestrìa di un’entità eccelsa. Forse non dovrei. È degradante persuadermi a vivere almeno qui. Sarei tenuto a murarmi nel mio antro di solitudine. Subirla. Condannarmi. Meditare sugli innumerevoli errori. Ma non ci riesco. Qualunque sia la chiave, il mio ego ha sentito la necessità di spiegare nuovamente le vele sui questo mare troppo salato. Ed io l’ho seguìto. Un istinto veemente. Unico. Prigioniero del mio folle desiderio di essere. E mai apparire.
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"Ricordati chi eri. E lo sarai ancora."

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Ricordati chi eri. E lo sarai ancora."

Già......chissà chi sei tu.........

Laura......