È quando si entra in conflitto con se stessi e con il mondo che ci avvolge, il momento in cui si pensa a ciò che si era od a ciò che si desidera essere. Mi lascio sfiorare dalle impossibilità, dai buchi neri che mi torcono l’anima. E vedo tutto buio. Come un tunnel infinito, senza uno spiraglio, una via d’uscita. Mi sorprendo a scrutare il cielo come fosse la prima volta. Incredulo mi ascolto sussurrare desideri e preghiere mentre una nuvola si sposta sul sole. Io. Che non ho mai chiesto nulla, che mi sono imposto di farcela da solo, che non credo in una superiorità manipolatrice. Ho pianto in silenzio. Quelle lacrime che mi corrodono il cuore, che faticano ad uscire e non perdonano. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Vedo l’ombra dell’uomo che sono stato, la brutta copia di un capolavoro che avevo costruito in me. Lo vedo cadere, come un castello di carte. Ed io con lui. Vittima e carnefice di me stesso.
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"La Terra gira. Tu non puoi rimanere immobile."
2 commenti:
io credo che tu possa fare qualcosa.
io credo che tu possa smettere di essere vittima e carnefice.
quando capirai che tutto cio' non serve a nulla, che non c'e' anima nell'universo che potrebbe gioire del tuo dolore, o trovarlo giusto, quando capirai che davvero meriti di respirare e ridere e vivere, allora il tunnel sara' quasi alla fine.
e' una tua decisione, caro Angel...inizia a pensarla cosi', qualcosa si muovera'...
Cara Rompina, comprendo e faccio mie le parole che hai scritto. Non sempre, però, dipende tutto da noi stessi. Anche se siamo il perno che permette alla vita di girare e stare in equilibrio.
Cercherò di far tesoro della forza che trasmetti.
Grazie.
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